Chi mi conosce non si stupirà nel leggere questo articolo visto che quando mi reco all’estero sono una sorta di pro loco ambulante dei prodotti del mio territorio (Parma). Durante i miei viaggi, alla tipica domanda “where are you from?” la mia risposta è “Parma – Italy”, ma appena leggo un dubbio negli occhi del mio interlocutore io aggiungo prontamente “Do you know parmesan cheese and Parma ham?” e così subito mi rispondono con cenni di assenso e comprensione.
Di solito nomino il Parmigiano Reggiano e il prosciutto di Parma perché ci tengo particolarmente visto che sono due prodotti naturalmente privi di glutine che sono sempre sulla mia tavola e che per i celiaci hanno il pieno bollino verde!
Per i celiaci e per gli amanti del cibo che vengono in visita a Parma suggerisco quindi una visita ad un caseificio per poter assistere alla produzione del parmigiano reggiano.
La visita al caseificio del Parmigiano Reggiano è una classica gita che ogni bambino di Parma ha fatto nel corso del scuola elementare/media in tal modo riceve fin da piccolo una sorta di imprinting… 🙂 .
Io ho deciso di approfittare delle giornate di aprile 2014 dedicate ai Caseifici Aperti per tornare a riscoprire questo prodotto.
Ho visitato il Caseificio Sociale Pongennaro
Strada per Carzeto, 137
43019 Soragna Telefono: 0524/597065.
Il caseificio è disponibile a ricevere visitatori anche al di fuori delle giornate dei caseifici aperti, basta contattarli e vedere sul loro sito quando sono aperti al pubblico. C’è anche la possibilità di acquistare prodotti del territorio presso lo spaccio adiacente.
Per assistere alla lavorazione del Parmigiano Reggiano è necessario arrivare attorno alle 9:00 del mattino.
E’ affascinante vedere come dai circa 1500 litri di latte (con siero e caglio) di ogni caldaia mani esperte estraggano in breve tempo 2 future forme di quello che sarà parmigiano reggiano!!
Già dopo poche ore vengono messe in fasce marchianti che imprimeranno sulla crosta esterna la scritta a puntini tipica e il numero di matricola identificativo del caseificio.
Un’altra fase che avevo dimenticato è l’immersione delle forme in una soluzione di acqua e sale per circa 20 giorni in cui il formaggio riceve una salatura per assorbimento.
Insomma dopo circa un mese le forme sono pronte per la stagionatura in magazzini a temperatura controllata.
Altrettanto interessante è la visione del magazzino di stagionatura: file di forme impilate fino al soffitto su assi di legno. Nei primi mesi le forme devono essere spazzolate e rivoltate, lavoro che attualmente viene fatto da una macchina ed una volta veniva eseguito a mano!! La schiena di tanti addetti ringrazia tale automazione!!
Dopo 12 mesi gli esperti del Consorzio controllano le forme e marchiano a fuoco quelle idonee. Alcune continueranno la stagionatura fino ad arrivare a 24-36 mesi.
Io personalmente sono un’assidua consumatrice di Parmigiano Reggiano di 24 mesi…
Un prodotto d’eccellenza unico e naturale adatto a tutti anche agli intolleranti al glutine e lattosio!
Sottolineo una “chicca” che ho trovato presso il caseificio Pongennaro ovvero la produzione del Verdiano: un formaggio che ha lo stesso processo produttivo del Parmigiano Reggiano ma al posto del caglio di vitello viene utilizzato un caglio vegetale …pensato appositamente per i vegetariani. Io l’ho assaggiato e sinceramente non ho trovato differenze con il Parmigiano Reggiano!! Quindi per chi ha scelto una dieta vegetariana può riassaporare il sapore del “parmigiano vegetariano”. E’ possibile acquistarlo presso lo spaccio insieme ad altre specialità della zona.
L’ha ribloggato su Senza glutine & dintorni.
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Che novità questa del verdiano, interessantissima!
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