Questo articolo potrà essere utile a tutti coloro che vogliono fare un’esperienza di viaggio autentica e fai da te alle Maldive; un’esperienza diversa dai soliti viaggi organizzati e sicuramente più reale rispetto all’ambiente preconfezionato del villaggio turistico.
Le mie Maldive sono state un’estensione di un viaggio fai da te e on the road in Sri Lanka. Volendo rilassarmi qualche giorno in un mare splendido ho deciso di organizzare una puntatina alle Maldive arrivando da Colombo (capitale dello Sri Lanka). Una volta definito che sarei andata alle Maldive ho cercato una una soluzione alternativa ai villaggi e che mi permettesse di fare solo 5/6 giorni, ed è così che ho approfondito la conoscenza delle guesthouses maldiviane
Negli ultimi anni stanno sorgendo numerose guesthouses gestite da maldiviani ma con capitale europeo. Da quel che ho capito la legge alle Maldive impone che chiunque apra una società/attività deve avere un socio maldiviano (NON E’ PER NIENTE STUPIDA COME LEGGE!!). Il terreno è sempre di proprietà di un maldiviano (che eredita dalla famiglia…tutti posseggono terreno), ma di norma i maldiviani non hanno abbastanza capitale per costruire guesthouses con standard europei ed è qui che entrano in gioco capitali stranieri. Spesso si tratta di persone che amano le Maldive e che vogliono investire per avere anche una via di fuga in un paradiso terrestre o vogliono trasferirsi e cambiare stile di vita. Il discorso necessiterebbe più tempo ma non è questo il luogo.
La nascita di queste guesthouses offre quindi l’opportunità di organizzarsi in autonomia e con maggior flessibilità spendendo meno e vivendo un’esperienza indimenticabile….
Io ho scelto lo Jupiter Sunrise Lodge sull’isola di Keyodhoo nell’atollo di Vaavu.
L’ho scelto perché:
- offriva giorni di arrivo e partenza non obbligatori (alcune guesthouses offrono soggiorni da sabato a sabato)
- offriva il pacchetto all inclusive che comprendeva pasti (bibite all inclusive tutto il giorno) ed escursioni giornaliere sui vari atolli con la barca tipica maldiviana (dhoni). Molte guesthouses offrono le escursioni a parte, ma è meglio avere la barca a disposizione tutti i giorni.
- Keyodhoo è a 70 km da Malé raggiungibile con barca veloce (500 $) in circa 2 ore o in traghetto locale in 4-5 ore (5 $).
Il prezzo è stato di euro 470 per 6 notti in camera doppia (98 $ al giorno circa)
La prenotazione è stata fatta a fine aprile 2013 per agosto 2013 ed il pagamento è stato fatto totalmente in anticipo. Ho sempre comunicato via email in inglese con Ivonne la proprietaria tedesca, la quale mi ha risposto puntualmente e celermente. Ho segnalato da subito che ero celiaca e lei ha fatto in modo di spedire un pacco di alimenti senza glutine dalla Germania. Al mio arrivo ho ritrovato pane, pasta, cornflakes, biscotti e fette biscottate senza glutine. Il pacco non ha avuto vita facile per arrivare a destinazione ma Ivonne mi ha tenuta informata sul suo percorso ed a fine luglio ha raggiunto la sua meta!
Dopo i primi contatti con la guesthouse abbiamo confermato i giorni ed il volo in modo tale da poter utilizzare il traghetto locale che collega Malé a Keyodhoo.
Nel 2013 questi erano i collegamenti dei traghetti:
Male-Keyodhoo: Martedì, Giovedi e Domenica partenza alle 10 dal Terminal Traghetti Vilingili. Keyodhoo-Male: Lunedi, Mercoledì, Sabato
partenza alle 8 dal porto di Keyodhoo
CONSIGLIO per un viaggio fai da te e low cost alle Maldive scegliere la Guesthouse ed in base all’atollo controllare prima i traghetti e poi cercare i voli. Gli orari dei traghetti mi sono stati confermati dalla guesthouse.
Al nostro arrivo all’aeroporto di Malé un incaricato dello Jupiter Sunrise Lodge ci ha accolto. Abbiamo aspettato anche un’altra ospite che sarebbe arrivata dopo mezz’ora con un altro volo (in guesthouse eravamo solo in 3!! insomma tutto lo staff e la struttura era per noi) e ci hanno accompagnato all’imbarco della nave veloce (ce l’hanno offerto gratuitamente perché non ci avevano informati che quel giorno era la fine del ramadan e che nessuno lavorava e che quindi i traghetti pubblici che avremmo dovuto prendere non erano attivi).
A Keyodhoo ci hanno accolto Kubbe il factotum (cuoco, animatore, accompagnatore snorkeling) che parla perfettamente italiano e Naffiu l’amministratore della guesthouse (si occupa della parte amministrativa e lavora anche nella scuola locale).
La giornata tipo era:
colazione nel patio preparata da Kubbe partenza per un atollo con la barca a nostra disposizione, stop snorkelling in base alle nostre richieste, pranzo preparato sulla barca o sull’atollo (altro snorkeling a seconda dei nostri desideri) rientro attorno alle 5 del pomeriggio giretto sull’isola (5 minuti e si gira tutta) con stop per tramonto e poi doccia e cena. Dopo cena in base all’organizzazione di Kubbe…giretto al circolo/bar dell’isola….(durata 5 minuti)
I pasti erano sempre abbondanti e Kubbe si impegnava sempre ad esaudire particolari richieste. Ovviamente gli approvvigionamenti agli atolli non sono proprio facilissimi e non ci si trova in un villaggio turistico quindi certe cose è improbabile averle e inutile richiederle
La guesthouse Jupiter è composta di 5 camere grandi, ognuna dotata di bagno con doccia. L’intera struttra è stata inaugurata a fine 2012 quindi una struttura nuova.
ALCUNE NOTE DA SAPERE PRIMA DI PARTIRE
Le Maldive sono un paese a religione mussulmana quindi se si soggiorna in un’isola abitata da maldiviani si consiglia alle donne un abbigliamento adeguato ovvero spalle coperte e gambe coperte fino al ginocchio. Su Keyodhoo quindi non si può girare in costume e balneare liberamente, ma c’è una parte di spiaggia dedicata ai turisti.
Sull’isola non si consumano alcolici: a pagamento nella guesthouse c’è una specie di birra analcolica che io (celiaca) non ho certo bevuto. Insomma io non ho fatto aperitivi per 3 settimane (3 settimane perché arrivavo dallo Sri Lanka)
Sull’isola si abbandonano i contatti con il mondo esterno. Non c’è WIFI (a meno che non lo abbiano messo recentemente) o collegamento internet con un PC. Quindi dimenticatevi navigazione in internet, mail, whatsapp ecc..
Si gira praticamente sempre scalzi o con infradito e prima di entrare in casa ci si tolgono anche le infradito.
Su Keyodhoo c’è anche una scuola: il mio consiglio è di andare a visitarla e di andare al rito di apertura giornaliero (iniziano alle 7 del mattino)
Esperienze che ho potuto vivere qui a differenza di quello che avrei vissuto nei villaggi:
sono stata ad una partita di calcio sull’isola accanto (campionato dell’atollo…..sono 4 gatti separati dall’acqua ma sono ben organizzati e tutti partecipano a tutto)
abbiamo partecipato ad una festa/cena sulla spiaggia che la famiglia dei proprietari maldiviani aveva organizzato (noi mangiavamo all’occidentale ovvero seduti al tavolo addobbato e preparato sulla sabbia)
una sera hanno organizzato uno spettacolo di danze e musiche locali nella palestra della scuola alle quali ha partecipato parte della popolazione di Keyodhoo e noi eravamo gli spettatori.
CONSIGLIO adatto per amanti del mare in quanto si passa parecchio tempo a fare snorkelign e per i miei gusti non farei più di 5 o 6 giorni (ma gusti personali in quanto non potrei rimanere oltre su un atollo microscopico). C’è chi è rimasto anche 3 settimane.
Concludo dicendo che nel 2013 la nostra guesthouse era la migliore di quell’isola (ce n’era un’altra aperta e ne stavano ristrutturando un’altra che al tempo era chiusa). Il giudizio veniva anche dagli ospiti dell’altra guesthouse che sono venuti a vedere la nostra.